A partire dal 23 marzo e fino al 3 aprile 2020 sull’intero territorio nazionale vengono dettate ulteriori restrizioni: la chiusura di tutte le attività produttive industriali e commerciali ad esclusione di quelle individuate nell’allegato 1 del D.P.C.M. del 22 marzo considerate essenziali (scarica l’allegato).
Tutte le altre imprese, per cui è dunque valido lo stop, dovranno sospendere le proprie attività entro il 25 marzo e “possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile”, cioè se possono garantire ai propri dipendenti lo smart working.
Le attività che restano aperte
Possono proseguire le attività dei servizi postali e dei corrieri. Garantiti anche i servizi di informazione e comunicazione, le agenzie di distribuzione e il commercio all’ingrosso di libri, riviste e giornali e di articoli di cartoleria. Oltre alle edicole, continueranno a operare anche i tabaccai, nonostante lo stop a Lotto e scommesse. Consentite anche le attività del personale domestico.
Restano aperte le attività di produzione di computer e altri dispositivi elettronici, così come la loro vendita all’ingrosso e la loro riparazione e manutenzione, anche quella degli elettrodomestici e degli articoli per la casa. Non si fermano nemmeno le attività finanziarie e assicurative, né quelle legali e le banche. Aperti anche gli studi di architettura e di ingegneria, i noleggi di autovetture, i call center e i servizi di vigilanza privata.
Divieto per le persone fisiche di spostamenti tra comuni
Su tutto il territorio nazionale, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano. Uniche eccezioni: comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.