É entrato in vigore a partire da oggi e fino al 25 marzo il nuovo decreto che prevede ulteriori restrizioni per tutta l’Italia con l’obiettivo di contrastare in maniera ancor piú decisiva la diffusione del virus COVID-19.
Chiusura attività commerciali (eccetto alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole, benzinai)
Il D.P.C.M. sospende le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per quelle che vendono beni di prima necessità individuati nell’allegato 1 al documento. Sono chiusi anche i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.
Chiusi estetisti e parrucchieri
Parrucchieri, barbieri, estetisti devono sospendere la propria attività. Restano aperti invece i servizi di lavanderia e di pompe funebri (come specifica l’allegato 2).
Banche, poste e uffici pubblici aperti
Restano garantiti anche i servizi finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.
Possibili limitazioni dei trasporti
I presidenti delle Regioni possono ridurre i trasporti pubblici locali. Inoltre, il ministero delle Infrastrutture, di concerto con quello della Salute, può disporre la riduzione delle corse dei treni, dei voli e dei trasporti marittimi.
Favorire il lavoro agile il più possibile
Il D.P.C.M. invita le aziende a incentivare ferie, congedi retribuiti e lavoro agile. Non fa eccezione la pubblica amministrazione, che deve assicurare lo smart working, a esclusione dei servizi indifferibili da rendere al pubblico.
Alle imprese è raccomandato di rispettare i protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale.
Consulta il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020